Ricordo che i condotti della camera della regina sono stati scoperti quasi per caso, dal momento che essi erano “ciechi”, mai avendo comunicato con l’interno della stanza. Solo il rumore fesso in risposta ad una grossolana indagine acustica ha consentito a suo tempo la loro scoperta, realizzata sbrigativamente con mazza e scalpello.
Come rompicapo potrebbe bastare, ma ahimè c’è dell’altro: i due condotti raggiungono la camera della regina scendendo dall’alto, tuttavia, limitatamente allo spessore delle pareti laterali della stanza, essi avanzano orizzontalmente, giusto fino ai due sottili diaframmi in calcare.
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